11 giugno 2012

La mia intervista

Qualche giorno fa mi ha contatta una gentilissima giornalista di uno dei nostri quotidiani locali. 
Ci ho messo un attimino a connettere, ma dopo un po' che parlava ho realizzato. 
Quelle che mi stava elencando erano statistiche sulle visite al mio blog, e quello che mi voleva dire era che il mio blog è il più letto della provincia, e se e quando poteva venire da me a intervistarmi e fotografarmi.
Ecco, io non ho idea di quale servizio di statistiche abbiano utilizzato, e non credo nemmeno che il mio blog sia realmente "il primo della provincia e il 25 esimo della regione", ricevo pochi commenti, non guardo mai le statistiche, non mi faccio pubblicità.
Ma vabè, ormai ero in ballo.
Ho accettato e abbiamo realizzato l'intervista e scelto le immagini illustrative.
Lo scorso sabato tutto è apparso su "Il giornale di Reggio".
E io, che pensavo in un articoletto in bianco e nero a fondo pagina, mi sono trovata in copertina, e poi all'interno con un'intera pagina a colori.
E' una cosa che devo ancora metabolizzare, ma certo una grandissima soddisfazione.
Che mi spinge ad andare avanti con questo piccolo progetto anche se a volte il tempo sembra proprio impossibile da trovare. 
A fine pagina, vi riporto l'articolo per comodità.
Buona settimana a tutti

Sara

SAN POLO – «Amo le operose mattine infrasettimanali, le torte, la grafica, i bottoni e la lana, i libri». Così si presenta sul web Sara Arduini, 27 anni di San Polo d’Enza, la blogger più seguita della provincia reggiana, che dal vivo invece si descrive così: «Incastrata da sempre tra storia dell’arte, scaffali di vecchi libri e graphic design senza soluzione di continuità, ho forse finalmente capito cosa voglio fare da grande: creare e vendere bijoux e accessori».
Il suo “Perle di cotone” (http://perledicotone-blog.blogspot.it), nato nel 2011 dalle ceneri del precedente “Meringhe alla panna” (meringheallapanna.blogspot.com, era dedicato alle ricette di cucina), è risultato al 25° posto tra i blog più letti in Regione e al primo, per numero di visite e contatti, nella provin- cia di Reggio.
a di Reggio. Il blog, spiega Sara, «nasce nel luglio 2011, più o meno in con- temporanea con l’apertura del negozio, del quale porta il nome.Vuole essere una raccolta di idee e ispirazioni su handmade, soprattutto per quanto riguarda i bijoux, decorazione, creatività, e anche, per certi aspetti un diario personale, all’interno del qualencondividere un periodo per me straordinario».
straordinario».
Il tuo blog è il più seguito in provincia di Reggio. Sai di avere un pubblico affezionato?
Sinceramente è un dato che ho appreso da voi, perché raramen- te osservo le statistiche su visite e numero dei visitatori. Però mi capita sempre più spesso di ricevere mail di ragazze che mi fanno complimenti, che voglio- no acquistare le mie creazioni e soprattutto che mi chiedono con- sigli per realizzare oggetti hand- made. Recentemente poi sono stata contattata anche da qualche rivista di livello nazionale per la pubblicazione di alcuni miei progetti. Questo ovviamente mi gratifica molto. Finora non avevo mai associato a questo mio piccolo progetto la parola “successo”.
Quanto tempo ci dedichi al giorno?
Dedico al mio blog un’ora abbondante al giorno, soprattutto per la ricerca delle immagini o per editare i miei scatti. La domenica invece mi alzo molto presto e preparo i post definitivi per tutta la settimana successiva, impiegandovi circa tre ore. Insomma, sì, un po’ di costanza è necessaria...
A tuo avviso che opportunità in più offre internet in questo periodo di crisi? Hai un nego- zio in un piccolo paese: quanto conta il web sul tuo fatturato totale?
A mio parere, attualmente, l’utilizzo di internet è fondamenta- le. Qualsiasi attività commercia- le, soprattutto se di apertura recente e senza un nome “storico”, se non dispone di un sito internet o almeno di una pagina Facebook secondo me viene tagliata fuori da tutta una fascia di consumatori. Quella fascia che prima di decidere dove man- giare, dove acquistare, dove ballare, dove rilassarsi, inevitabilmente consulta la rete. I giovani. Nel mio caso, oltre ad avere un sito, una pagina Facebook e un account Twitter che aggiorno quotidianamente, ogni volta che creo un oggetto o apro lo scatolone di un fornitore scatto qual- che foto veloce con l’iPhone. Poi tramite l’applicazione Instagram le pubblico istantaneamente sui social network in modo che tutte le clienti che possano vederle in anteprima. Sembrerà una piccolezza, ma mi porta molti risulta- ti.
Sul tuo blog ci sono anche tanti aspetti della tua vita persona-le: è giusto condividere il privato sulla vetrina virtuale?
Questo è un argomento al quale secondo me ogni blogger dovrebbe prestare molta attenzione, perché effettivamente si rischia di infastidire parecchio il lettore. Io cerco di utilizzare alcune istantanee della mia vita privata per condividere spunti creativi. Per esempio per il mio matrimonio ho realizzato da sola bomboniere, partecipazioni, libretti della cerimonia, decorazioni ecc. E’ stato per condivide- re questi dettagli che ho parlato del mio matrimonio sul blog.
E’ evidente che tu hai un grande senso estetico: che mestiere volevi fare quand’eri piccola?
Nei sogni di bambina, la parrucchiera (mai fatta). Poi, dopo il diploma artistico e la laurea in beni culturali, la bibliotecaria (fatta). Poi il grafico (fatto). Alla fine però mi sono trovata ad essere un grafico che non amava il suo lavoro e che non vedeva l’ora di uscire dall’ufficio per andare a casa a creare orecchini, o che arrivasse la domenica per andare a esporre in qualche fiera di paese. Qui ho capito che era giunto il momento di dedicarmi a tempo pieno a quello che vera- mente amavo.

I consigli di Sara a chi intende promuovere la propria attività sul web: “Poche regole ma ferree. In più Facebook, Twitter e mailing list”
SAN POLO – Non guarda la televisione («credo che dal punto di vista creativo non offra praticamente nulla»), ma se le chiedi fonti di ispirazione snocciola tanti siti web “alter- nativi”, video, blog. Sara Arduini incarna davvero la generazione post Facebook, come Clio Zammatteo, che da sconosciuta emigrata in Usa è diventata la make-up artist più in voga grazie ai suoi seguitissimi consigli di trucco sul blog. Sara, nel coltivare i suoi interessi, guarda a quel mondo: «Preferisco seguire alcuni canali youtube dove ragazze sconosciute e bravissime met- tono a disposizione le loro competenze manuali insegnando a creare oggetti attraverso dei tutorial».
Chiediamo a Sara cosa consiglierebbe a chi intende pro- muovere un’attività in proprio tramite internet. «Il primo consiglio è quello di creare un sito web. E’ buona cosa secondo me acquistare il dominio www relativo al nome della propria attività (es.www.nometuaattività.com), in modo da non trovarsi in futuro con “concorrenti” con lo stesso nome, cosa che potrebbe provocare non poca confusione. Se non si ha la possibilità di rivolgersi a professionisti, esistono anche molti servizi web che consentono di creare pagine gratuita- mente e senza conoscenze di programmazione. In più sono sempre utili una pagina Facebook e un profilo Twitter, per le comunicazioni più immediate. Secondo me il miglior modo per sfruttarle è quello di pubblicare numerose immagini, in grado di attirare l’attenzione sui propri prodotti. Infine, è molto utile predisporre una newsletter, a cadenza almeno mensile, e dare la possibilità alla propria clientela di iscriversi volontariamente alla mailing list in modo da poter essere sempre aggiornati su novità, sconti, iniziative particolari».
Una volta avviato il sito internet, però, resta parecchio lavoro da fare: «A mio parere i punti fondamentali per far funzionare un blog sono pochi e semplici, ma devono essere rispettati alla lettera:
1) L’autore deve essere realmente appassionato di quello che fa e di quello che scrive. Solo così potrà risultare interessante anche agli altri.
2) La cura dell’aspetto grafi- co deve essere basilare, così come la scelta delle immagini illustrative, siano esse opera dell’autore stesso o prese dalla rete.
3) La costanza. Non credo sia possibile realizzare un buon blog se non con un lavoro quasi quotidiano. E la frequenza dei post. Un aggiornamento giornaliero può essere forse eccessivo, ma almeno tre volte alla settimana ci vuole. Io,nel mio piccolo, cerco solo di rispettarli il più possibile»

[Ambra Prati]

2 commenti:

  1. Complimenti!!!
    Adoro il tuo blog e sono davvero felice che tu abbia avuto questa bella opportunità!! <3

    RispondiElimina

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